Nov 262012
 

Uno dei problemi classici di google analytics è questo:
dato che si tratta di un codce javascript incorporato nella pagina, esso viene interpretato dal browser (a patto di non aver disabilitato il javascript appunto);
questo implicitamente vuol dire che in teoria non posso monitorare l’accesso a un file pdf, o a un file che non sia html.
La cosa sarebbe piuttosto limitante perché in diversi casi è proprio questo l’obiettivo pià interessante del monitoraggio.

Possiamo fare questo con la gestione degli eventi, che ci impone di personalizzare il codice js di google analytics ma poi consenitrà di monitarare nel pannel degli eventi tutto quanto.
Partiamo con il nostro codice per il monitoraggio del download di un pdf:

 <a onclick="_gaq.push(['_trackEvent', 'Download', 'Download Curriculum', 'Download Curriculum PDF']);" href="pdf/miopdf.pdf">curriculum</a>

Quindi all’evento on click verrà mandato al server di anlytics una chiamata di tipo _trackEvent,
a diffrenza delle pagine che sono _trackPages, dove passiam tre parametri:
categoria dell’evento, azione dell’evento, etichetta dell’evento.Questi parametri servono per avere la massima flessibilità nella lettura di quanto accade nelle nostre pagine.

Dal pannelo di analytics dedicato ai rapporti standard andiamo sulla scheda dei contenuti e alla voce eventi avremo tutte le informazioni registrate.

Oct 232012
 

Quando ci troviamo ad utilizzare massicciamente ajax potremmo avere delle difficoltà nel monitorare correttamente gli accessi alle nostre pagine.

Supponiamo, per ipotesi, di costruire un sito a partire da un unico file e popolarlo iniettando dei contenuti con delle chiamate ajax; supponiamo inoltre di voler monitorare gli accessi a questi contenuti con un classico Google Analytics. Ora con l’approccio tradizionale potremmo trovarci nell’imbarazzante situazione di poter contare solamente gli accessi al file principale ma di non poter distinguere gli accessi ai contenuti particolari caricati via ajax. Infatti, in teoria e per un certo periodo anche nella pratica, gli strumenti di analisi basati su javascript attivavano la chiamata e il conteggio dell’accesso, di fatto, solo al caricamento della pagina quando il browser interpretava lo script di monitoraggio. Questo ovviamente causava una serie di limti fastidiosi legato non tanto e non solo al mancato monitoraggio delle chiamate ajax ma anche per esempio all’accesso a un file pdf.

Fortunatamente ora non è più così e possiamo tranquillamente monitorare tutto quello che ci occorre, serve solo un minimo di programmazione e qualche cautela.

Infatti una cosa alla quale fare attenzione è, innazitutto, inserire il codice di monitoraggio all’interno del tag <body>, per esempio così:


&lt;body&gt;
&lt;script type=”text/javascript”&gt;

var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push(['_setAccount', 'UA-xxxxxxx-1']);
_gaq.push(['_trackPageview']);

(function() {
var ga = document.createElement(‘script’); ga.type = ‘text/javascript’; ga.async = true;
ga.src = (‘https:’ == document.location.protocol ? ‘https://ssl’ : ‘http://www’) + ‘.google-analytics.com/ga.js’;
var s = document.getElementsByTagName(‘script’)[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();

&lt;/script&gt;

Il secondo passaggio sarà quello di rendere esplicito la chiamata di monitoraggio, associandola per esempio a un evento javascript che richiama una funzione, all’interno della quale collocare un codice simile a questo:


_gaq.push(['_trackPageview', '/miapagina']);

dove al posto di /miapagina ci sarà il contenuto che leggeremo nel report di analytics

Ulteriori approfondimenti in merito sono disponibili nella guida di Google Analytics